La Costituzione della Repubblica d’Irlanda non richiama espressamente il diritto alla privacy, ma molteplici sentenze della Suprema Corte, analoga alla Corte Costituzionale italiana, citano articoli della stessa, interpretandoli come difesa di tale diritto.

La legge sulla protezione dei dati (Data Protection Act 1988 o DPA1988) è stato approvato nel 1988.

Il DPA1988 regola, esclusivamente per le procedure automatizzate, la raccolta, il trattamento, la conservazione e la comunicazione dei dati personali nei settori pubblici e privati. Inoltre, stabilisce che le informazioni possono essere utilizzate solo per gli usi consentiti dalla legge e devono essere sempre a disposizione degli interessati per la loro visualizzazione e rettifica. Le sanzioni penali previste dal DPA sono state incrementate con l’entrata in vigore nel 1991 del Criminal Damage Act.

Entrando a far parte dell’Unione Europea, l’Irlanda ha emendato il DPA per incorporare le diverse direttive europee sulla protezione dei dati. Dopo una procedura d’infrazione nei suoi confronti per ritardo nelle modifiche, l’Irlanda ha recepito le direttive europee vigenti in tale data con il Data Protection Act 2003 del 10 aprile 2003 (DPA2003) , entrato in vigore il primo luglio 2003.

Il DPA2003 estende innanzitutto il concetto di dati personali alle procedure manuali e quello di trattamento ad ogni operazione effettuata sui dati che, se rilevante, deve avvenire sempre con il consenso dell’interessato.

Inoltre chiarisce, e in molti casi estende, le responsabilità dei gestori ed aumenta la protezione sui dati sensibili, definiti come quelli relativi all’origine razziale o etnica, alle opinioni politiche, religiose o filosofiche, all’appartenenza a sindacati, alla salute fisica o mentale ed alla vita sessuale, alla qualità di indagato, imputato o condannato in procedimenti civili e penali. Eccetto in particolari circostanze, i gestori dei dati devono ottenere un esplicito consenso al trattamento dei dati sensibili e devono adottare ulteriori misure di sicurezza.

Infine fornisce le misure di sicurezza relative ai trattamenti nell’ambito del “Direct Marketing”. Mentre con il DPA1988 era consentito trattare liberamente tutti i dati di pubblico dominio, con il DPA2003 occorre richiedere ad ogni interessato il relativo consenso scritto.

Per leggere il testo consolidato delle leggi sulla protezione dei dati personali (DPA1988 e DPA2003) in lingua inglese premete QUI

 

L’autorità per la privacy è il Commissario per la Protezione dei Dati (Data Protection Commissioner o DPC).

Eccetto i casi previsti dalle leggi o dai regolamenti del DPC, tutti i gestori di dati personali devono essere registrati ed i trattamenti, che potenzialmente possono causare danni agli interessati, devono essere approvati prima del loro utilizzo. Il DPC deve supervisionare il processo di registrazione, investigare su ogni ricorso, salvo che non sia giudicato “frivolo o vessatorio”, e perseguire ogni violazione ai DPA commessa sia da soggetti pubblici che privati.

La maggior parte dei ricorsi nell’ultimo anno sono relativi al direct marketing, particolarmente sui telefoni cellulari, ma parecchi riguardano gli accessi ad informazioni giudiziarie da parte dei media.

Ecco gli indirizzi dell’Autorità per la protezione dei dati:

 

 

Fonti bibliografiche

 

www.dataprotection.ie:                 Garante Privacy irlandese

www.justice.ie:                        Ministero della Giustizia  

www.oireachtas.ie/parliament:   Parlamento irlandese (Oireachtas)