L’Islanda è una repubblica parlamentare con capitale Reykjavik. Essa fa parte dell'Associazione europea di libero scambio (European Free Trade Association o EFTA) ed il 23 luglio 2009 ha presentato domanda ufficiale d'adesione all'Unione Europea.

La Costituzione islandese riconosce il diritto della privacy. L'articolo 71 della Costituzione recita: "Tutti devono godere della libertà da interferenze con la privacy, la casa e la vita familiare. Le perquisizioni personali o di beni o locali di proprietà possono essere condotte solo in base alla legge. Ciò si applica anche all'esame di documenti, della posta, delle comunicazioni via telefono e con altri mezzi, e ad ogni altra interferenza con il diritto alla privacy. Fatte salve le disposizioni di cui al primo comma del presente articolo, la libertà da interferenze con la privacy, la casa e la vita familiare può essere altrimenti limitata da provvedimenti legali, se ciò è assolutamente necessario per la tutela dei diritti degli altri."

   

La legge sulla tutela della privacy (Lög um persónuvernd og meðferð persónuupplýsinga) del 10 maggio 2000, è entrata in vigore il primo gennaio 2001 ed è stata emendata con la Legge 90 del 15 giugno 2001, con la Legge 30 del 16 aprile 2002, con la Legge 81 del 17 maggio 2002 e con la Legge 46 del 14 marzo 2003, con la Legge 72 del 10 aprile 2003, con la Legge 50 del primo luglio 2006 e con la Legge 77 del primo luglio 2010.

La Legge comprende sia il trattamento manuale che quello automatico dei dati personali, distingue i dati in sensibili e non sensibili, definisce particolari restrizioni per l’uso della videosorveglianza e dei numeri di identificazione nazionale, ed attribuisce all'Ufficio statistico d'Islanda il compito di gestire un registro delle persone fisiche non disposte a consentire l'uso dei loro dati per scopi di marketing.  

Il 15 giugno 2010 il Parlamento islandese (Alþingi) ha approvato l'Icelandic Modern Media Initiative (IMMI), cioè una legge delega al Governo per modificare tutte le leggi in contrasto con la libertà di espressione. Essa prende a modello il meglio dei provvedimenti che tutelano la libertà di espressione nel resto del mondo: dalla protezione totale per gli informatori (Belgio) ad un segreto professionale rafforzato per i giornalisti (Svezia) e maggiori garanzie per i fornitori di connettività che non si vedranno costretti a rivelare l'identità dei propri utenti dietro richiesta della magistratura, salvo che il reato on-line non sia relativo alla libertà di espressione. Quando saranno approvate le modifiche, si presume non prima del 2012, l’Islanda diventerà un paradiso per tutti i perseguitati per reati d’opinione ma anche per tutti gli intercettatori, rendendo inutili la Direttiva europea e le Leggi nazionali in materia.

Per leggere il testo vigente della legge sulla privacy in lingua islandese premete QUI

Per leggere il testo aggiornato al 2003 della legge sulla privacy in lingua inglese premete QUI

 

L’Autorità per la protezione dei dati (Persónuvernd) è un organo indipendente che controlla l'attuazione e il rispetto della Legge e dei relativi Regolamenti di esecuzione, emette linee guida e regolamenti, gestisce il Registro delle attività, indaga sulle presunte violazioni ed emette sentenze in merito, sia amministrative che penali. Persónuvernd è anche responsabile della supervisione del trattamento dei dati personali nel Sistema d'Informazione Schengen.

Ecco gli indirizzi dell’Autorità per la protezione dei dati:

 

 

Fonti bibliografiche

 

www.personuvernd.is:   Garante Privacy islandese

www.althingi.is:                 Parlamento islandese (Alþingi)

www.government.is:       Governo islandese